Luigi D'Amico


La Ditta Luigi D’Amico sorge nella metà del secolo XIX, a Pescara, nell’antico centro storico di C.so Manthonè. L’azienda si dedica alla vendita di prodotti alimentari e non; tra i primi il vino, le granaglie in genere ed i pesci salati. Luigi D’Amico, continuando l’attività commerciale del padre Biagio, si indirizza prevalentemente sui prodotti alimentari, in particolare quelli più ricercati, e con l’apertura del Bar Caffè denominato “IL RITROVO DEL PARROZZO” inizia la produzione di un dolce, prendendo spunto da un’antica ricetta dei contadini abruzzesi: un pane con il granturco, di forma semisferica e cotto nel forno a legna, chiamato Pane Rozzo. L’interpretazione dolciaria di Luigi D’Amico del Pane Rozzo riproduce il giallo del granturco con quello delle uova, mantiene inalterata la forma semisferica e adopera una copertura di finissimo cioccolato ad imitazione dello scuro delle bruciacchiature caratteristiche della cottura nel forno a legna. Il dolce, su precisa indicazione di Gabriele d’Annunzio, prende il nome di PARROZZO, e diviene protagonista di molte pagine della letteratura e dell’arte in genere: Luigi Antonelli, commediografo e critico d’arte scrive la Storia del Parrozzo; Armando Cermignani, ceramista insigne, realizza i disegni ed i colori della scatola; l’umanista Cesare De Titta scrive la “Canzone del Parrozzo”; Tommaso Cascella dipinge i quadri che adornano le sale del RITROVO DEL PARROZZO.