Descrizione
I Mugnoli di Pettorano sul Gizio sott'olio, la gustosa verdura dei pastori – ortolani, dal gusto delicato.
I Mugnoli sono usati per realizzare la tradizionale ricetta dei "Mògnele e Chezzerieje", piatto tipico della tradizione contadina e pastorale pettoranese, con un gusto unico che nasce dall'incontro di sapori decisi: l'amarognolo dei mugnolie e la sapidità delle acciughe e il gusto piccante del peperoncino.
C'è un legame profondo fra i Mugnoli ed il paese di Pettorano sul Gizio, un legame tanto forte da portare la comunità stessa ad identificarsi con questo ortaggio e viceversa.
Questo ortaggio, infatti, viene coltivato esclusivamente nei campi pianeggianti sottostanti il centro storico di Pettorano sul Gizio da famiglie di ortolani che hanno tramandato, di generazione in generazione, i “saperi” e le tecniche di coltivazione di questa verdura straordinaria, dal gusto delicato, ricercata per la cucina.
E’ uno dei pochi ortaggi invernali, ma unico nel suo genere, grazie al microclima che il territorio di Pettorano sul Gizio offre dovuto alla presenza del Monte Genzanza ed all‘acqua del fiume Gizio. Nell’antichità, durante l'inverno, gli ortolani di Pettorano sul Gizio non disponevano di nessuna verdura fresca; trasportavano così il loro prezioso prodotto nei mercati dei paesi limitrofi (spesso infatti i mugnoli venivano barattati con altri prodotti, soprattutto patate, lenticchie e solina).
Il mercato più ambito era quello della vicina città di Sulmona dove i mugnoli, posti in grossi canestri trasportati sulla testa dalle donne nel loro caratteristico abito pettoranese, venivano presi letteralmente d’assalto dalle massaie e ristoratori della città di Ovidio che conoscevano la ricercata verdura anche sotto la denominazione di rapèstre di Pettorano.
I mugnoli di Pettorano sul Gizio vengono coltivati esclusivamente nei terreni sottostanti il centro storico, lungo l’antico tratturo Magno, in terreni bagnati dal fiume Gizio, a circa 600 metri sul livello del mare. La semina avviene durante il periodo di luna calante, nei mesi di luglio - agosto; anticamente le piantine, verso i mesi di settembre - ottobre, venivano trapiantate in pieno campo, concimato prettamente con letame ovino. La raccolta inizia nei mesi di novembre - dicembre protraendosi fino anche al mese di marzo.
Dalle piante rimanenti nel terreno si ricavano i semi, queste, quando diventano di color paglia ed i semi sono maturi, vengono divelte e conservate appese in luoghi asciutti. Il mugnolo è un vegetale resistente alle gelate, le quali lo rendono più tenero e gustoso, e non richiede l’uso di concimi chimici per la sua coltivazione, poichè resistente ai parassiti, rispettando in questo modo i cicli naturali. Appartengono alla famiglia delle Brassica napus L., ovvero delle rape, dei navoni e dei cavoli.
Presumibilmente la loro coltivazione risale ai primi anni del Novecento e non si può escludere che possano essere stati introdotti dai pastori transumanti che tornavano dalla Puglia, dove svernavano, ed impiantavano presso gli stazzi montani i loro orti estivi. Con il passare degli anni, il mugnolo si è perfettamente adattato al clima di Pettorano sul Gizio ed attraverso una selezione “naturale”, è diventato la verdura che oggi conosciamo: unica nel suo genere.
L’Azienda Agricola Fasoli nasce dalla volontà di un gruppo di persone di voler valorizzare questo antico ortaggio, legato in modo viscerale alla comunità pettoranese; ad oggi è presente anche la Comunità Slow Food per la coltivazione dei mugnoli di Pettorano sul Gizio. L’Azienda è impegnata su più progetti per far conoscere il mugnolo di Pettorano sul Gizio sul territorio nazionale; attualmente ha richiesto la De.Co. (denominazione comunale d’origine) al Comune di Pettorano sul Gizio per il mugnolo sia fresco che lavorato: in particolare la denominazione De.Co. indica l'origine dei prodotti ed il loro legame storico e culturale con il territorio di Pettorano Sul Gizio (AQ). Il legame con il territorio è dimostrato da fattori storici, economico-produttivi e culturali. Tale legame si esplica sulla base dei seguenti criteri principali: 1. materie prime 2. luogo di lavorazione 4. originalità I prodotti che ottengono il marchio sono strettamente controllati da un’apposita commissione comunale e devono rispondere ad un disciplinare ben preciso.
Una delle particolarità di questo ortaggio, che nel tempo si è sempre di più adattato al clima ed alle proprietà dei terreni, è che il seme non può essere trovato in commercio poiché viene tramandato anno dopo anno, da coltura a coltura: pertanto solo le famiglie che oggi lo coltivano sono in possesso del seme del mugnolo di Pettorano sul Gizio. Quindi si può parlare di un prodotto particolare, di nicchia, coltivato secondo i tempi antichi e soprattutto non necessita dell’uso di antiparassitari chimici o fitochimici e non vengono attaccate da parassiti di origine animale o fungina, quindi è un prodotto che non necessita di estrema cura, genuino, che rispetta i cicli della natura e qualitativamente superiore; ciò porta il consumatore finale ad apprezzarlo in modo particolare.
INFO
Confezione: Barattolo da 170 gr.
Ingredienti: "Mugnolo"(Brassica napus L) 66% coltivato a Pettorano sul Gizio, Olio extravergine di Oliva, succo di Limone, Sale.
CONSIGLI D'USO: Grazie all'utilizzo dell'Olio extravergine di Oliva che esalta il loro sapore, i mugnoli sott'olio possono essere utilizzati in abbinamento a qualsiasi piatto a base di carne, pesce o formaggi freschi. Ideali anche per creare antipasti originali, primi e secondi piatti o per arricchire pinze e pizze gourmet.
Il Produttore
Azienda Agricola Fasoli
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