Manoppello
Manoppello è un bellissimo borgo in provincia di Pescara. L'origine del nome del paese deriva forse dal "manoppio", cioè la quantità di grano che può essere contenuta tra le braccia, cioè covone simbolo che ritroviamo nello stemma del paese. Tutto ciò conferma l'origine del nome Manoppello che si deve dall'unione delle parole latine manus e plere cioè "mano piena". Il covone di grano indica la fertilità della terra, che in epoche passate, soprattutto in epoca romana, garantiva prosperità e abbondanza di raccolti. L'attuale centro storico del paese sorge sulle rovine di un'antica città romana, a riprova di ciò il territorio è oggetto di numerosi ritrovamenti di reperti archeologici conservati presso Tra i ritrovamenti più importanti c'è da segnalare una villa patrizia romana con mosaici ancora intatti, recentemente restaurata e riaperta alla fruizione del pubblico. Nel XII secolo fu costruito sotto l'abitato attuale il Monastero di San Pietro in Vallebona, che sopravvisse fino al XVII secolo. Presso un'altura al confine tra il 1197 e il 1208 fu costruita dai cistercensi l’Abbazia di Santa Maria Arabona. Il borgo fu il centro dell'omonima importantissima contea che controllava buona parte della marca di Chieti. Nel 1506 come vuole la leggenda, un misterioso prete portò in un convento fuori il centro una tela, ossia quelllo del Volto Santo di Manoppello. Nel XVII secolo circa fu costruito un santuario vero e proprio, dedicato alla reliquia, e dal Settecento la tela iniziò ad essere venerata in tutto Abruzzo.